Ormai da diversi mesi non poteva più muoversi liberamente e quello che le costava di più era il fatto di non poter più stare insieme ai suoi bambini dell'Albero.
Come responsabile del Centro Diurno, ormai da tanti anni, era praticamente concentrata su questa realtà, che aveva visto nascere, crescere e muoversi fin dai suoi primi passi, nell'ormai lontano 2001.
Ed era ormai una routine, la sua: per tanti anni, a settembre, si doveva rimboccare le maniche e ricominciare la caccia al tesoro per ottenere dal Comune di Cesano Maderno le sovvenzioni necessarie per continuare il servizio, poi serviva la garanzia di uno spazio adatto dove svolgere le attività, i contatti con le assistenti sociali, le famiglie che cercavano uno spazio di serenità e di aiuto per i loro bambini...
E quante sedi abbiamo cambiato nel corso degli anni (dal Seme fino alla scuola parrocchiale di Binzago), fino a giungere, per fortuna, alla sede attuale presso la comunità dei Fratelli Maristi, che sentiva veramente come una sua nuova casa. Finalmente l'Albero aveva trovato il posto giusto dove mettere radici!
E quante persone incontrare in questi anni, dalle fedelissime collaboratrici (e Gloria ne sa qualcosa) ai genitori dei bambini, le assistenti sociali, i volontari dell'Auser, i fratelli della comunità che davano una mano...
Ma il suo impegno non si limitava a questa attività, pur così assorbente. Nelle mattinate trovava il tempo per coordinare la distribuzione del fresco, presso l'oratorio di Via delle Rose: tenere i contatti con i supermercati, con i volontari, gli autisti, le mille incombenze di questo generoso sforzo di distribuzione, che ogni giorno veniva incontro alle necessità di decine e decine di famiglie.E come dimenticare l'impegno nella Famiglia Marista, che lei ha frequentato quasi fin dagli inizi, quando ancora era Ornella la "presidente", piccolo fardello che poi è passato sulle sue solide spalle e le è rimasto incollato fino allo scorso anno. Un impegno che poco alla volta si è trasformato in una divisa: fare il bene senza chiasso, al modo marista, dalla parte dei bambini...
Grazie Delia per il dono della tua vita e della tua dedizione; sappiamo che il bene sparso in questo modo continua a portare frutti e ci impegniamo anche noi a proseguire il tuo sogno, per un mondo migliore. Tu ricordati, ogni tanto, di darci un'occhiata... e una spinta.
Saluti!
RispondiEliminaSono la signora Dalia Ricci, nata nel novembre 1952 a Livorno, titolare di un'azienda commerciale, attualmente in terapia intensiva per malattia.
Ho perso mio marito, con il quale non ho avuto la possibilità di avere un figlio, durante la crisi della Covid-19.
Ho un tumore al cervello e, secondo gli esami medici, questa malattia porrà fine alla mia sopravvivenza.
Il mio padre religioso e guida spirituale mi raccomanda di dare via la mia eredità per ottenere il favore divino.
Vorrei donare la somma di 332.000 euro per occuparmi della mia eredità e per adottare la mia affettuosa gattina Mila in una famiglia.
Sperando che questa mia nota possa esservi utile, e sperando in una vostra risposta, vi prego di scrivermi al mio indirizzo e-mail qui sotto per una conversazione franca e onesta per saperne di più su questa donazione.
Daliaricci10@gmail.com
Grazie.